I meccanismi d’azione e dell’ossigeno-ozono su virus e batteri

Come è noto l’azione antibatterica dell’ossigenoterapia si rivela di fondamentale importanza nel trattamento delle ulcere (in particolare quelle diabetiche)  dove le infezioni lievi e superficiali sono generalmente causate da  cocchi gram-positivi come Staphylococcus aureus, streptococchi di gruppo B e D e streptococchi viridanti  mentre le infezioni più profonde, sono quasi sempre polimicrobiche e vengono causate da batteri anaerobi (soprattutto Bacteroides spp e Peptostreptococcus spp) e da bacilli gram-negativi, quali Escherichia coli, Klebsiella spp e Proteus spp.

ossigeno  Nel trattamento della disbiosi intestinale e delle gastriti da Elicobacter pilori si rivelano, poi, efficaci le insufflazioni rettali di acqua iperozonizzata, evitando così l’uso di antibiotici.

 Nel campo antivirale l’Ossigeno-Ozono Terapia viene utilizzata per la capacità dell’ozono di modulare in dose e tempo dipendente la sintesi delle cellule immunocompetenti ed una difesa antinfettiva complementare a quella specificata. Continue reading

Guida in stato di alterazione. Quale prevenzione?

La prevenzione della guida in stato di alterazione, non è solo compito del legislatore – che ha, finalmente, inserito precise e più rigorose norme sulla guida in stato di alterazione (alcool e droghe psicotrope, legge n. 120 del 29 luglio 2010) e che (per prevenire alterazioni dovute alla stanchezza o al sonno) ha imposto (art. 170 del Codice della Strada) l’uso del tachigrafo agli autisti di camion e pullman – ma anche del medico.b_p-67361-abstr_img-shutterstock_100176341 Ovviamente, la figura del medico non può certo sostituirsi a quella dell’educatore o dello psicologo, ma ritengo che tra i compiti della mia professione debbano annoverarsi anche gli sforzi per dare al paziente quegli strumenti di autoconsapevolezza, fondamentali per la tutela della salute propria e (nel caso della guida) della sicurezza degli altri. Continue reading

L’epidemia da virus Ebola

Appartiene alla famiglia dei virus filamentosi (Filoviridae, Virus a RNA) ed è stato scoperto nel 1976 in una epidemia della valle del Congo chiamata Ebola. Dal primo isolamento ha causato epidemie in Congo, Gabon, Uganda, Sudan, mentre ora colpisce i paesi dell’Africa centro-occidentale come Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria, Benin.

Il potenziale epidemiologico del virus viene considerato basso perché la morte arriva presto e con alta incidenza in territori isolati.

Il contagio è dovuto soprattutto al mangiare carne di scimmia non ben cotta e poi al contatto diretto con il malato e con gli abiti e le lenzuola del suo letto. Fortunatamente non si trasmette per via aerea come l’influenza. Continue reading

La ristampa di un Libro Bianco edito da Politica Meridionalista presentato all’Ordine dei Giornalisti della Campania

SALUTE E AMBIENTE IN CAMPANIA

Il moderatore con i relatori dell'incontro dibattito Su salute ed ambiente in CampaniaLa ristampa del Libro bianco Salute e Ambiente in Campania edito, nel 1977, dalla rivista Politica meridionalista, diretta da Nicola Squitieri, ha offerto l’occasione per fare il punto ad alcuni degli autori della ricerca, nel corso di un incontro presso l’Ordine dei giornalisti della Campania, della situazione sull’attuale allarmante emergenza ambientale. Moderato dal giornalista Cristian Fuschetto de Il Denaro (che ha curato la ristampa della pubblicazione) l’incontro ha esaminato i vari aspetti sanitari, giuridici e sociali dell’inquinamento prodotto dalla terra dei veleni in Campania. I vari interventi hanno confermato, in particolare, che molte delle analisi contenute nel Libro bianco di circa quaranta anni fa, non sembrano purtroppo ancora oggi superate con l’aggravante del trascorrere inutilmente del tempo. In un articolato intervento denso di dati Continue reading

Ancora su ambiente e salute

rifiuti industrialiDopo il mio intervento sulla correlazione tra inquinamento ambientale e cancro del 28 u.s. e la risposta senz’altro affermativa al quesito sull’esistenza di un aumento di incidenza dei tumori legato allo smaltimento dei rifiuti tossici, ampiamente dimostrato dalle pubblicazioni scientifiche, mi permetto segnalare che la situazione dell’Irpinia e del resto delle Campania non è diversa da quella presente nella terra dei fuochi (Napoli e Caserta).

Sappiamo di numerosi cancerogeni presenti cui si aggiunge l’inquinamento determinato dalle diossine, ma il pericolo maggiore consiste nell’inquinamento della falda acquifera legato agli sversamenti illeciti (metalli pesanti). Continue reading